Spedizione su Marte: addio al drone IngenuityEsteri News 

Spedizione su Marte: addio al drone Ingenuity

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Il drone Ingenuity protagonista della spedizione su Marte della NASA è purtroppo fuori uso dopo quasi tre anni di attività.

Un importante danno a una delle eliche ne ha causato il fermo obbligatorio. Ingenuity non potrà quindi più effettuare i suoi voli e le sue ricognizioni sul Pianeta Rosso che tanto hanno entusiasmato. Si è trattato infatti della prima volta nella quale un drone è riuscito a volare e operare su un altro pianeta.

In totale l’attività di Ingenuity ha compreso oltre 17 chilometri percorsi con 72 voli in oltre 1000 giorni. L’annuncio della cessazione delle attività di Ingenuity arriva direttamente dall’amministratore della NASA Bill Nelson.

Vi abbiamo raccontato in diversi articoli dell’importante ruolo di Ingenuity nella spedizione su Marte della NASA, leggete anche “Ingenuity: nuovo video del drone da Marte”.

Ingenuity non contribuirà più alla spedizione su Marte

Purtroppo, quindi, la spedizione su Marte organizzata dalla NASA non potrà più sfruttare il contributo del drone Ingenuity. Infatti durante il 72esimo volo ci sono stati dei problemi di comunicazione tra il rover Perseverance e il velivolo. Le immagini giunte sulla Terra hanno evidenziato che almeno una pala di uno dei rotori è stata danneggiata nelle fasi di atterraggio.

Il drone, dunque, non è più in grado di volare. L’obiettivo iniziale della NASA era che Ingenuity riuscisse a compiere almeno 5 voli. Di fatto il velivolo ha superato ogni più rosea aspettativa completando appunto ben 70 voli. Preziosissime le immagini e i dati raccolti dal mezzo durante le sue attività. Leggete “Il drone Ingenuity in volo su Marte”.

La spedizione su Marte fatta da Ingenuity rimarrà nella storia dell’esplorazione spaziale per i grandi risultati ottenuti. Un progetto che finora è andato ben oltre le iniziali aspettative. Per la prima volta si è quindi dimostrata l’effettiva possibilità di volare anche sul Pianeta Rosso.

Ingenuity può quindi essere visto come l’inizio di un percorso tecnologico che la NASA sta intraprendendo da tempo. Sicuramente gli scienziati che partecipano a questi progetti staranno già studiando nuove e ambiziose missioni per conoscere sempre meglio lo spazio anche sfruttando le potenzialità dei droni.

 

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